Le Trade Beads, a volte chiamate "slave beads" sono perle di vetro decorative, prodotte principalmente a Venezia ed estremamente popolari tra il XVI ed il XX secolo, perché usate dai colonialisti Europei come moneta di scambio lungo le coste dell’Africa.
Le Trade Beads si usavano per acquistare schiavi (da cui il nome) merci, avorio, oro e altri beni richiesti nel resto del mondo e - soprattutto - nel Nuovo Mondo.
Una delle perle più comunemente scambiate era la Millefiori di Venezia, solitamente conosciuta come "African Trade Beads". Veniva realizzata creando fiori su vetri a forma di tubicino, che venivano poi tagliate, modellate e rifinite con una base di colore uniforme.
Dato che la lavorazione del vetro non era comune in Africa, gli Africani usavano queste perle di vetro sia come moneta sia come simbolo di ricchezza, che per creare gioielli. In questo caso lo status sociale poteva essere facilmente determinato dalla quantità, qualità e stile dei gioielli indossati.
Tutto ció creò un'alta domanda di Trade Beads in Africa, che portó alla realizzazione delle splendide perle Kiffa, della Mauritania, note per imitare alla perfezione le Millefiori veneziane.